Post

Scrivere un perfetto racconto di Natale

Nel 1961, Harper Lee riceve un biglietto di auguri di questo tipo: «Hai un anno di pausa dal tuo lavoro per scrivere quello che ti pare. Buon Natale». I coniugi Brown, Michael e Joy, decidono di donarle una somma pari al salario di un anno affinché la scrittrice possa dedicarsi interamente al suo romanzo. «Mi assicurarono che non era una specie di scherzo. Avevano avuto un buon anno, dissero. Avevano risparmiato un po’ di denaro e credevano che fosse giunto il momento di fare qualcosa per me». Così Harper Lee si mette al lavoro e qualche tempo dopo pubblica Il buio oltre la siepe , libro che ha venduto oltre 30 milioni di copie in tutto il mondo. L’episodio è raccontato  qui . Ora, tralasciando le mire da Premio Pulitzer, proviamo a limitare il nostro raggio d’azione all’atmosfera natalizia e all’opportunità che può rappresentare per uno scrittore. Perché la verità è che il Natale è un momento ricco d’ispirazione: la benedetta ricorrenza chiama in scena una serie di personaggi...

Un barlume nella nebbia e un giorno di pioggia a Madrid

Del (vero) perché ho aperto un blog

Sulla difficoltà di leggere durante la pandemia

La parzialità della scrittura nella totalità del mondo

Svegliarsi insieme a Christopher Isherwood

Chi ben comincia (a scrivere) è a metà dell’opera

Una sosta nel tempo di mezzo

La nuova legge sul libro tra dubbi, angosce e perplessità

Genesi di un romanzo dell’orrore: Shirley Jackson e L’incubo di Hill House