Ho girato... ho visto gente... mi sono mossa... ho conosciuto... ho fatto cose...
(libera interpretazione di Ecce bombo, 1978)
Un territorio come fonte d'ispirazione per la narrativa contemporanea Sono intervenuti: Stefania Bertola e Renzo Rossotti |
Italo, che la fa da padrona un po' ovunque |
Voci indipendenti. ILIBRA, la nuova iniziativa editoriale di Laterza e La Repubblica Sono intervenuti: Andrea Bajani, Massimo Giannini, Alessandro Laterza, Federico Rampini |
I celeberrimi Flipback |
E concretamente? Nulla di preciso. E che Nanni Moretti mi sia lieve. Nel senso, non vi aspettate grandi spremute di cuore. I libri son belli, tanti libri sono tanto belli, e una fiera che si occupa di cultura, e letteratura, e di tutte queste cose a desinenza condivisa è senz'altro un'occasione. Mi è piaciuto il Salone del libro? Sì, però mi sono chiesta più volte se ne è valsa la pena. Se ci ritornerei, partendo da quaggiù. E sì, ci ritornerei. Ma ho qualche piccolo appunto da fare. Il frastuono mediatico del prima, del durante e del dopo è quasi molesto; l'eco del Salone si protrae in tutti i luoghi, in ogni spunto di discussione e nelle più recondite conversazioni click-to-click. Troppo. Arrivi lì e ti aspetti di veder sfrecciare Krishna a cavallo di un libro volante. Io non l'ho visto, e se c'era me lo sono perso. Che qualcuno me lo segnali.
Il Salone ha vantato la presenza di tantissime case editrici, anche quelle più grosse, quelle che mai ti aspetti si mischino con il lettore comune. E invece sì, c'erano anche loro. E anche altri editori, quelli di cui ignoravi l'esistenza e, così, passi il resto del tempo a maledirti per aver solo due occhi e qualche diottria a disposizione. Perché, ben vengano editori nuovi e pimpanti, però noi siamo sommersi dai libri. Davvero, ma come si fa a non leggere? I libri sono ovunque. Anche il macellaio ha cercato di rifilarmi un volume l'altra volta. E il prete. Ma questa è un'altra storia. Tutto questo è un'altra storia. Poi ne parliamo, della pubblicazione d'assalto.
Ho partecipato a qualche evento, ho una dedica islandese che non riesco a decifrare e un sacco di spunti sull'editoria da condividere. Piano però, che abbiamo tutto il tempo. E a proposito di tempo, oggi è la Giornata Mondiale della Lentezza, primo giorno di una settimana dedicata al passo corto, al respiro lungo. Sapete quanto sia importante per me il respiro. E che vorrei imparare a rallentare, a trattenere l'aria. Magari, a quarantotto anni.
Calvino! Fino ad un mese fa mi era stato sempre indifferente. Se continuo così, tempo un mese e finirò per odiarlo. Si scherza, eh!
RispondiEliminaBel post e molta invidia: mi sarebbe piaciuto esserci.
Dici che hai una dedica islandese: c'era anche radio rai 3 a quell'evento? Nel caso, mentre tu guardavi io ascoltavo la radio. :)
No, quello di radio rai 3 è stato dopo. Comunque, mi dispiace, ma ho perso l'evento con i tuoi cinque secondi di gloria. Colpa mia! ;)
EliminaMa ci mancherebbe altro! Hai fatto solo bene ;)
EliminaTre tigri... Se, domani!
RispondiEliminaPer me quest'anno niente Salone, ma condivido in pieno la questione delle aspettative... Non fosse stato per Daverio e Grossman l'anno scorso, non so quanto mi sarebbe piaciuto. E va beh, poi c'erano anche i Grand Soleil.
Libri, libri ovunque, questo sì.ma libri che potenzialmente si potrebbero trovare ovunque, a meno di qualche piccola scoperta in loco. Io però ho imparato ad apprezzare la Clichy quando il Salone era ormai finito e mi ero persa lo stand. Credo sia necessaria la pianificazione.
Poi, se da un lato è piacevole la condivisione di una passione (soprattutto agli incontri con gli autori), capita anche di imbattersi in persone che sembra siano lì solo per accaparrarsi qualche gadget.
Per ora continuo a preferire il Festivaletteratura di Mantova, per la maggiore tranquillità, per il fatto che è totalmente immerso nella città e, non per ultimo, perché è più vicino :)
E non darmi ragione altrimenti qui dicono che ci mettiamo d'accordo! ;)
EliminaOk. Ora, dopo aver riflettuto sui miei ventotto anni, metto su qualche canzone un po' allegra...
RispondiEliminaNe riparliamo tra una decina d'anni.
EliminaBello questo tuo resoconto dal sapore esistenziale-ironico, si legge con un sorriso. Belle anche le foto.
RispondiEliminaNon dirmi che ti aspettavi qualcosa di diverso da me?!?
EliminaNo, ma adesso che ho scoperto che sei dei Gemelli mi aspetto anche di più... ;-)
EliminaSono tornata a casa a poco fa... stanchezza immensa. Ho i piedi più a frittella del solito.
RispondiEliminaIo ho speso un capitale, ma senza promozioni ho preso solo due libri. Tanti hanno iniziato a fare sconti decenti solo oggi, ma non dal mattino. Il che è assurdo, uno dovrà pure rientrare del prezzo del biglietto? Mah.
Però mi sono divertita un sacco e secondo me sarebbe bello riuscire a organizzare un incontro bloggoso al di fuori di un Salone del Libro, perché sennò siamo tutti sincopati a sbavare sugli stand xD
Condivido il mah. Sarebbe bello sì, e mi è balenato in testa anche a me più volte. Il problema è siamo dislocati un po' a caso e non so se ci sarà occasione per trovare un punto d'incontro che riesca a mettere d'accordo tutti.
EliminaIo il Salone del Libro lo amo. Lo so, ci sono anche tanti punti negativi, però ogni anno che non ci vado è per me anno di pena. E credo che solo la prossima volta che ci andrò sarò abbastanza intelligente da decidere di escludere determinate cose per farne determinate altre. Insomma, il Salone non è il paradiso, ma ci si avvicina molto, per me. :)
RispondiEliminaE comunque, io ho la R moscia quindi quella cosa delle tigri contro le tigri mi sa che non la imparerò manco ma 108! XD
Oh, ecco che mi sento meno sola!
EliminaEh, le aspettative...
RispondiEliminaDetto questo, è stato un vero piacere conoscerti dal vivo :) Concordo con Leggy e con la necessità di un incontro più tranquillo, ma come hai scritto tu, la vedo grigia. Chissà, forse un giorno!
Lo è stato anche per me, davvero; conoscere la voce dietro ogni articolo dà un sapore tutto diverso alle parole! :)
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