Uno degli scrittori più solitari d’America è stato J. D. Salinger. Nel 1965 pubblica il suo ultimo racconto (Hampworth 16, 1924 sul New Yorker), nel 1967 divorzia dalla seconda moglie, Claire Douglas, e nel 1974 rilascia la sua ultima intervista al New York Times. Nel 1953 aveva già lasciato la città per rifugiarsi in un cottage tra le montagne di Cornish, nel New Hampshire, ma negli ultimi trentacinque anni della sua vita l’isolamento diventa una condizione irrinunciabile. «Il desiderio che uno scrittore ha di anonimato-oscurità è la seconda dote più importante che gli sia stata affidata»; facendo fede a questa dichiarazione, Salinger rifiuta la scena pubblica e rifugge da ogni contatto umano. Quello che è successo, però, è che questo stile di vita, schivo al limite del patologico, non ha fatto altro che alimentare il mito, amplificando la curiosità più morbosa su ogni dettaglio della sua vita privata e contribuendo a costruire quella fama che l’autore aveva sempre rinnegato.
In un mondo fatto di opinioni condivise e interazioni sociali, ostinarsi nell’oscurità vuol dire vivere in modo anacronistico. È un atteggiamento rigido, in realtà poco credibile (anche se ti piace considerarti un outsider, leggendo quest’articolo stai dimostrando di essere già dentro al “sistema”). La comunicazione segue l’evoluzione della tecnologia; farsi contagiare dal pensiero comune secondo il quale Internet è un contenitore vuoto che alimenta soltanto drammi interiori non sarà di grande aiuto. Quello che si può fare è capire come sfruttare la rete a proprio vantaggio.
Partiamo da un fatto: una buona gestione della tua presenza online non riuscirà a dare alla tua scrittura più del valore che ha. Se sei un bravo comunicatore ma un pessimo scrittore, non ci sarà social media manager o web coach in grado di aiutarti. Viceversa, se sei un bravo scrittore e ti senti a tuo agio nel comunicare attraverso Internet, puoi sollecitare in modo intelligente la curiosità dei lettori. Non devi farlo per forza ma se puoi farlo perché non farlo? Non c’è bisogno di vendere l’anima a Tim Berners-Lee o a Mark Zuckerberg, basta solo seguire alcuni accorgimenti.
Io e Andrea Siviero abbiamo costruito l’elenco che segue ponendoci questa domanda: se sono uno scrittore e voglio promuovere la mia attività sul web, come posso definire la mia presenza in modo sano e onesto? E allora eccole: cinque cose da non fare e cinque cose da fare se vuoi promuovere la tua scrittura online.
Cosa NON DEVI FARE:
- Scegliere un canale di comunicazione solo perché considerato di tendenza. Non è detto che tu debba iscriverti a tutti i social network, frequentare ogni forum, inserirti in ogni community. Meno è meglio. Se lo fai perché costretto, il tuo pubblico lo capirà e col tempo perderà interesse. Ti troverai a creare contenuti che non corrispondono al tuo modo di esprimerti solo per guadagnare visualizzazioni e quello che otterrai sarà una frustrazione latente che aumenterà a ogni azione di recupero. Non cadere in questo circolo vizioso.
- Utilizzare la popolarità degli altri per promuovere te stesso. Non è carino spammare le pagine dei blogger, dei siti o delle riviste letterarie solo perché pensi che occupandosi di letteratura debbano essere interessati a quello che scrivi. Può sembrarti un modo per farti pubblicità gratuita ma pensaci bene: quanti feedback o potenziali lettori pensi di riuscire a ottenere con tutto quel lavoro? Te lo diciamo noi: zero. Perdi un sacco di tempo che potresti utilizzare meglio in altre attività, ad esempio: scrivere! Nel migliore dei casi tu e il tuo libro verrete ignorati, nel peggiore il tuo messaggio verrà rimosso e segnalato come spam.
- Chiedere a chiunque di recensire il tuo libro. Informati prima di tutto se il blogger o il redattore a cui ti stai rivolgendo recensisce libri di autori emergenti; se non lo fa lascia perdere. Se invece lo fa, rifletti se il tuo libro è coerente con la linea editoriale del sito: non ha senso proporre un thriller a chi si occupa di libri per bambini, né imporre il tuo fantasy a chi legge esclusivamente saggistica.
- Ancora sui blogger (ma vale un po’ in generale): contestare le critiche. Non prendertela se qualcuno legge il tuo libro e non ne resta entusiasta. Anzi, approfitta delle critiche per cercare un confronto costruttivo. Prova a capire perché la tua storia non ha convinto, senza che questo diventi un colpo irreparabile alla tua autostima. Non chiedere alle persone a cui ti sei proposto di non pubblicare un’eventuale recensione negativa. Non è corretto e in realtà può essere un’opportunità anche per te. Considera i commenti: diversi lettori potrebbero intervenire nella discussione dandoti la possibilità di riflettere sulla tua scrittura in modo trasversale (inciso: distingui i commenti che meritano attenzione da quelli che non hanno argomenti).
- Lasciarsi coinvolgere in discussioni sterili. Non perdere di vista il motivo per cui hai deciso di utilizzare la rete. Non è il caso di accodarti a ogni polemica possibile con lo scopo di apparire. Intervieni solo se hai davvero qualcosa di puntuale e costruttivo da proporre altrimenti lascia perdere. Dire la tua solo per “esserci”? No, grazie.
Cosa PUOI FARE:
- Gestire la tua presenza online come un essere umano, un essere umano che scrive, e non come un erogatore automatico di comunicati stampa. Se hai deciso di utilizzare i social network per promuovere la tua scrittura non puoi bypassarne la funzione principale. Sii te stesso, rivolgiti al tuo pubblico tenendo sempre a mente che dall’altra parte ci sono persone vere. Cura, con lo stesso impegno, i contenuti promozionali e i contenuti relazionali. Non spacciarti per chi non sei, non seguire stereotipi.
- Coltivare le relazioni. Scoprirai di poter dialogare con un altro autore, scambiare pareri, chiedere consigli e, perché no, stringere rapporti di conoscenza con lettori forti e appassionati. Confrontati sugli argomenti che più ti interessano: cerca di capire cosa c’è in libreria, che tipo di storie vengono pubblicate, quali vengono più lette. Non vuol dire che tu non possa scrivere una storia ambientata nell'Ottocento; vuol dire avere un occhio su quello che succede nel contesto in cui hai deciso di muoverti e magari decidere di fare altrimenti in modo consapevole. Il libro non deve essere concepito come una cosa che piove dal cielo senza collocazione.
- Aprire un blog. Scrivi recensioni, partecipa attivamente a discussioni intorno al mondo dei libri, scrivi racconti da proporre a siti o riviste letterarie. In altre parole: fai girare il tuo nome. Cerca di lavorare per creare una community attorno alla tua passione per la scrittura. I social, se usati bene, possono aiutarti a entrare in contatto con i lettori più adatti a ciò che scrivi. Se i tuoi testi sono buoni, saranno gli stessi lettori ad aiutarti spontaneamente condividendo i tuoi contenuti e allargando così il tuo pubblico.
- Raccontare il tuo lavoro, svelando un po’ di quello che c’è dietro la tua scrittura. Puoi partire dalle basi, dalla tua formazione di lettore. Quali scrittori ti hanno ispirato? Quali sono i libri che hanno condizionato la tua scrittura? La pubblicazione è un momento decisivo ma è una delle ultime fasi di un processo più strutturato. Perché non condividerlo?
- Rendere fruibile un estratto della tua opera che ne rappresenti il contenuto e lo spirito. È il miglior modo per far conoscere il tuo stile ai lettori e farli entrare nel vivo della tua scrittura. Dare un’idea di come scrivi e di cosa scrivi stimola la curiosità e, in alcuni casi, spinge chi è interessato a cercarti in libreria.
Questi sono solo alcuni dei consigli che sentiamo di darti per promuovere online la tua scrittura. Non è un elenco esaustivo: si tratta solo di piccole riflessioni da cui partire. Ma al di là delle dritte, che possono rivelarsi più o meno efficaci, la cosa importante che deve fare uno scrittore per farsi conoscere è scrivere. Sembra banale, ma se te lo stiamo dicendo non lo è così tanto. È quello che ha fatto anche J. D. Salinger: secondo Shane Salerno (1), entro il 2020 verranno pubblicati almeno cinque libri inediti dello scrittore statunitense (sempre così presente nella sua assenza, J. D. Salinger è stato un pioniere delle strategie di autopromozione!). Non ti fossilizzare sul libro che hai appena pubblicato ma continua a scrivere e mettiti in gioco. Ricorda: la promozione deve affiancare e non prevaricare la tua attività di scrittore.
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(1) Shane Salerno è il regista del documentario Salinger - Il mistero del giovane Holden
Ottimi consigli.😊
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