Saving Mr. Banks: Mary Poppins e la magia del vento dall’est

Ognuno di noi ha un nodo d’infanzia. È un termine che non esiste, che nelle intenzioni fa un po’ il paio con l’immagine del nodo al fazzoletto che si fa per non dimenticare qualcosa d’importante.
Un nodo d’infanzia, allora, è un punto che collega l’adulto al bambino che è stato, un ricordo che continua a stazionare nella memoria e che, ogni volta che torna a pulsare, ci riporta indietro, nel momento esatto in cui tutto ci appariva relativamente perfetto. E, a proposito di perfezione, parliamo di Mary Poppins.

Ho avuto la possibilità di assistere all’anteprima di Saving Mr. Banks, il film di John Lee Hankock che uscirà nelle sale il 20 febbraio. È il racconto di un corteggiamento ventennale: quello attuato da Walt Disney (interpretato da Tom Hanks) nei confronti della scrittrice P. L. Travers (Emma Thompson), allo scopo di ottenere i diritti per strappare il personaggio di Mary Poppins dalle pagine del libro e portarlo sul grande schermo. 
Dopo anni di continue pressioni, P. L. Travers si reca a Los Angeles per valutare la proposta, con la speranza che lo spirito eccentrico di Mr Disney non stravolga la sua storia. La scrittrice non cede alle lusinghe, non accetta compromessi, e rigetta ogni dettaglio aggiunto dagli sceneggiatori: tutto le sembra impreciso, banale, male interpretato. Walt Disney cerca di soddisfare le richieste della Signora Travers in ogni modo, senza riuscire ad accontentarla: «Mary Poppins e i Banks sono la mia famiglia», ammette la scrittrice. Come può lasciarli andare?

Il film mi è piaciuto da subito, da quel giro di pianoforte, quando ancora sfuma il nero, che mi è tanto familiare. Non a caso Thomas Newman ha ottenuto la nomination agli Oscar 2014 per la miglior colonna sonora. 
Vento dall’est
la nebbia è là
qualcosa di strano fra poco accadrà.
Troppo difficile capire cos’è
ma penso che un ospite arrivi per me.

Il libro, che ho recuperato proprio in occasione dell’uscita del film, è una lettura spensierata. Pubblicato dalla casa editrice Rizzoli, Mary Poppins è il primo capitolo di una serie di volumi che P. L. Travers dedicò alla tata “praticamente perfetta sotto ogni aspetto”.
Il titolo del film cela una spiegazione che lo collega all’anima del romanzo: Saving Mr Banks è la storia di una bambina che si aggrappa ai propri sogni e di un’adulta che ha paura di lasciarsi andare. 

Valanghe, fiumi e torrenti di buoni sentimenti. Commozione a buon mercato. E che male c’è? Emozionarsi ancora, ogni tanto: anche questa è magia. Mary Poppins è il mio nodo d’nfanzia. Non credo di averne ancora molti; quei pochi che ho cerco di tenermeli stretti.






Commenti

  1. Senza togliere alcun merito alla sceneggiatura e alla regia, non posso comunque evitare di sottolineare quanto gli attori protagonisti di questo film siano a cinque stelle. Tom Hanks, in particolare, in qualsiasi ruolo è un vero mostro di bravura. Cercherò di vedere il film, perché Mary Poppins ha rallegrato anche la mia infanzia… ;-)

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    1. In linea di massima sono d'accordo con te: sia Hanks che la Thompson hanno talento da vendere. Ma questo film non pare avesse bisogno di grandi doti interpretative per andare avanti (almeno questa è stata la mia impressione). Vai a vederlo e poi mi fai sapere!

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  2. Bellissima riflessione!
    Mi piace tanto quando scrivi di libri e cinema.

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  3. Adoro Mary Poppins, non sapevo che ci fossero tutti questi retroscena, andrò a vedere questo film con ancora più curiosità :)


    Valentina
    www.peekabook.it

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  4. Oddio, mi odierai... Non ho mai visto né letto Mary Poppins :O

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    1. Non ti odierò (non apertamente almeno), ma ora mi sono chiare molte cose... :P

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  5. Hera
    in fin dei conti è qualcosa da vedere rispetto ai film che voglio ricalcare successi cinematografici vecchi. Vedi il rifacimento di Robocop (per me inutile).

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    1. Robocop non l'ho visto ma in genere quelli sono un po' film che lasciano il tempo che trovano... Si va a vederli per puro spirito di gruppo, ma le scelte ponderate vanno (almeno le mie) su altri titoli.

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  6. l'ho visto e ho provato anch'io le tue sensazioni, soprattutto quelle musicali...
    (Quando parli anche di cinema sono contenta:D Ma anche quando parli solo di libri. Cioè, col tuo blog sono sempre contenta!)

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  7. Io dico che all'Academy si sono bevuti il cervello: hanno dato una sola nomination a questo film. Niente nomination di miglior film, sceneggiatura, costumi e scenografie. Ma soprattutto ignorati nella categoria attori due attori come la talentuosa Emma Thompson e Tom Hanks.

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    1. Non so. Ripeto, sono attori di grande talento, ma in questo film non mi è sembrato spiccassero per doti interpretative o caratterizzazioni particolari. È tutta la vicenda che è deliziosamente spensierata.

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  8. Volevo vederlo, anche perché il genere (lo associo a Neverland) mi piace molto. Mary Poppins (film) è anche uno dei miei... nodi? Sì, forse è un nodo. Sai, quando ripercorri i fili che ti legano all'infanzia e all'improvviso incontri qualcosa di un po' più ingombrante, forse perché è legato a un particolare ricordo, a un'emozione ancestrale, a un momento di una certa rilevanza, ed ecco che ti soffermi e in qualche modo ti lega più delle altre sezioni del filo. Come una ragnatela la cui l'adesività sia maggiore in alcuni punti.
    Insomma, prima o poi bucherò il cilindro e me ne andrò anch'io canticchiando.

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    1. È proprio l'immagine che avevo in mente quando ho pensato al "nodo". Che si stia prendendo la giusta direzione io e te?!?

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    2. Stavamo. Poi mi hai maltrattato Robocop...

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  9. Emma Thompson semplicemente impeccabile e disinvolta nei costumi di scena, da buona inglese sa essere deliziosamente antipatica per tutta la durata del film. Come nessun altro sa essere incisiva..riflessiva ed eloquente attraverso i silenzi.. basta rivederla in "Quel che resta del giorno".

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    1. Vero. Anche se io la ricordo già giovanissima in Junior!

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