SPOON RIVER | Trainor il farmacista ovvero Un chimico

Pivano: «Chi ha fatto questa scelta dei temi e delle poesie?».
De André: «Dopo aver fatto la scelta ne ho parlato con Bentivoglio al quale ho proposto di aiutarmi in questo lavoro. Tra noi ci sono state molte discussioni, come è ovvio e come è giusto. Bentivoglio tendeva a fare un discorso politico e io volevo fare un discorso essenzialmente umano. Alla fine la fatica più dura è stata, mai rinunciando a esprimere dei contenuti, quella di accostarsi il più possibile alla poesia».
 
Trainor il farmacista, E. L. Masters 
Soltanto un chimico può dire, e non sempre
che cosa uscirà dalla combinazione
di fluidi o di solidi.
E chi può dire
come uomini e donne reagiranno
fra loro, e quali bambini nasceranno?

C’erano Benjamin Pantier e sua moglie,
buoni in se stessi, ma cattivi l’un l’altro:
ossigeno lui, lei idrogeno,
il figlio un fuoco devastatore.
Io, Trainor, il farmacista, mescolatore di elementi chimici,
morto mentre facevo un esperimento,
vissi senza sposarmi.

 

A combinare gli elementi, Trainor dedicò una vita intera. Il farmacista era sicuro dei risultati che avrebbe ottenuto, fiducioso di una scienza che non lasciava spazio a errori e approssimazioni. Ma non riusciva a provare la stessa serenità quando si trattava di gestire le relazioni: uomini e donne si mescolavano in combinazioni insolite, delle quali nessuno sarebbe stato in grado di predirne lo svolgimento.
Come agiranno tra di loro? Quale sarà la reazione che produrranno? Troppi interrogativi per un uomo così coscienzioso. Decise di non sposarsi, di restare legato alle certezze della sua dottrina, convinto che ognuno avesse il diritto di vivere secondo le proprie inclinazioni. Ma è proprio la vita a impartirgli la giusta lezione: «Sono morto in un esperimento sbagliato / proprio come gli idioti che muoion d’amore». Il chimico ingannò se stesso rintanandosi nella logica. Spese il suo tempo a fuggire dai sentimenti, pensando che quello fosse un modo per salvarsi. Che cosa ottenne?


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Antologia di Spoon River. E. L. Masters, 1915.
Non al denaro, non all'amore né al cielo. Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio, 1971.

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