L’incipit dell'Iliade

Cantami, o Diva, del Pelìde Achille
l'ira funesta che infiniti addusse
lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco
generose travolse alme d'eroi, 
e di cani e d'augelli orrido pasto
lor salme abbandonò (così di Giove
l'alto consiglio s'adempía), da quando
primamente disgiunse aspra contesa
il re de' prodi Atride e il divo Achille.
E qual de' numi inimicolli? Il figlio
di Latona e di Giove. Irato al Sire
destò quel Dio nel campo un feral morbo,
e la gente pería: colpa d'Atride
che fece a Crise sacerdote oltraggio. 
(Traduzione di Vincenzo Monti).
Canta, o dea, l'ira di Achille figlio di Peleo,
rovinosa, che mali infiniti provocò agli Achei
e molte anime forti di eroi sprofondò nell'Ade,
e i loro corpi fece preda dei cani
e di tutti gli uccelli; si compiva il volere di Zeus,
dal primo istante in cui una lite divise
l'Atride, signore di popoli, ed Achille divino.
Ma chi fu, tra gli dèi, colui che li spinse a contesa?
Fu il figlio di Leto e di Zeus: adiratosi contro il re,
scatenò sull'esercito un morbo maligno, e la gente moriva,
perché il figlio di Atreo non aveva fatto onore a Crise. 
(Traduzione di Giovanni Cerri)

Canta, o dea, l'ira d'Achille Pelide,
rovinosa, che infiniti dolori inflisse agli Achei,
gettò in preda all'Ade molte vite gagliarde
d'eroi, ne fece il bottino dei cani,
di tutti gli uccelli — consiglio di Zeus si compiva —
da quando prima si divisero contendendo
l'Atride signore d'eroi e Achille glorioso.
Ma chi fra gli dèi li fece lottare in contesa?
Il figlio di Zeus e Latona; egli, irato col re,
mala peste fe' nascer nel campo, la gente moriva,
perché Crise l'Atride trattò malamente.
(Traduzione di Rosa Calzecchi Onesti)

Scrive Omero, suggerisce il blog Te lo dice Patalice.

Questione di feeling, giocando di prime impressioni.
Inviatemi i vostri incipit preferiti; raccoglieremo i più belli in questa rubrica.

Commenti

  1. In qualche modo sono rimasto legato alla versione di Vincenzo Monti, per cui, pur apprezzando la svecchiatura di Calzecchi Onesti, non so se mi ci trovo appieno.
    Però Zeus è meglio di Giove.

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    1. Vero. Ho scelto questa versione perché è la più attuale, ed è normale che i versi abbiano perso un po' di familiarità. Su Giove sono assolutamente d'accordo.

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    2. Mi trovo concorde - sarà che la versione del Monti ho dovuto impararla a memoria, e quindi per me ormai è l'incipit per antonomasia.

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    3. E allora adesso sapete cosa facciamo? Inseriamo la doppia versione!

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    4. Tripla, a quanto vedo! Ottima idea :D

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