Ritratto di famiglia con superpoteri di Steven Amsterdam

Ammetto di esserci cascata: il termine superpoteri ha spalancato il baule della mia infanzia tirando fuori una serie di immagini legate a paladini della giustizia, calzamaglie fluorescenti, mutazioni genetiche e raggi gamma a profusione. Ma questo libro, questo Ritratto di famiglia con superpoteri, è innanzitutto la storia di una famiglia normale, con tutti i problemi normali che un mondo, normale, possa generare. Quello che c'è di straordinario è che ogni familiare dispone di capacità fuori dal comune; doti che sembrano essere indipendenti dalla volontà del singolo, poteri che si manifestano nei momenti di maggior avversità. Nonostante questo, ogni membro della famiglia continua a condurre la propria vita allo stesso modo, senza che l'elemento sovrumano ne sconvolga l'equilibrio. Ognuno di loro continua ad essere una persona comune.

La struttura del romanzo di Steven Amsterdam è molto interessante: formato da sette capitoli, ciascuno dedicato a un familiare, il libro registra lo scorrere del tempo da blocco a blocco. Per farla semplice: in un capitolo leggerete la storia, dal punto di vista di un solo personaggio, racchiusa in un determinato periodo di tempo, mentre, nel capitolo successivo, l'intreccio prosegue per mezzo di un altro personaggio, a qualche anno di distanza dal racconto precedente. In questo modo riuscite ad avere libero accesso ai pensieri di tutti ma sarete voi a dover ricostruire i fatti attraverso le narrazioni di ognuno.

Il libro si apre con Giordana, per proseguire con Natalie (zia di Giordana), Ben (fratello di Giordana, nipote di Natalie), Ruth (sorella di Natalie, madre di Ben e Giordana), Sasha (figlio di Natalie, nipote di Ruth, cugino di Ben e Giordana), Peter (marito di Natalie, cognato di Ruth, zio di Ben e Giordana e padre di Sasha) e Alek (figlio di Peter e Natalie, nipote di Ruth, cugino di Ben e Giordana, fratello di Sasha). Ruth, esasperata dal marito alcolizzato, decide di lasciarlo e di portare i figli con sé. Giordana ha quindici anni quando, insieme al fratello e alla madre, si trasferisce da Natalie e Peter. Ed è proprio in quella casa che la ragazza si rende conto di poter diventare invisibile. È un potere, un superpotere, che riesce a mettere in atto nei momenti in cui ne ha più bisogno. Così come Ben, quando trova finalmente il modo di svincolarsi dal peso di una vita insoddisfatta e mediocre: spicca un salto, vola, e raggiunge la sua libertà. Come Natalie, che nuota per la sua famiglia; nuota per Alek, per quel suo modo di essere così evasivo, per quel mutismo che non le permette di capire cosa c'è che non va. Nuota, nuota veloce. Più veloce, più di quanto ogni essere umano possa mai fare, per riuscire ad afferrare il mondo di suo figlio e farlo proprio. Perché Alek è il punto di congiunzione. Perché Alek è, dicendo senza voler dire, un po' più speciale degli altri. Voi lo vedrete cupo, malinconico, sconnesso. Dategli tempo, sarà lui a spiegarvi tutto.
C'era una volta un ragazzo che era troppo curioso. Se ne andò dalla fattoria di famiglia in cerca di fortuna. Prima ancora di dire addio al cane, proprio fuori dal cancello di casa, incontrò un serpente gigante. Aveva le squame color rubino, e gli disse: «Devi tornare dalla tua famiglia». Il ragazzo rispose: «Ma io voglio vedere il mondo». Il serpente disse: «Loro sono il sangue del tuo sangue. Loro sono tuoi, tu sei loro, per sempre».


ritratto-di-famiglia-con-superpoteri-Amsterdan-libroSteven Amsterdam
Ritratto di famiglia con superpoteri
Traduzione di Anna Mioni
ISBN Edizioni
2012 pp. 320
ISBN 9788876383328

Commenti

  1. Risposte
    1. Esatto. Devo prima aver smaltito gli altri titoli dell'ISBN che ho preso in quel periodo. Fanno circa 800 pagine. Però, esaurite o no, so che il loro stand è uno dei più accoglienti (e scontosi), quindi un paio di titoli è abbastanza probabile che li tiri su! :)

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    2. Ecco. Ora però mi spieghi il perché però.
      Qualcosa a che vedere col Salone del libro?

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    3. Premesso che gestire i commenti quando ho la febbre è una cosa che non devo fare mai più... cos'hai preso l'anno scorso?

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    4. :D

      "Io sono Febbraio" e, ovviamente, "Player One". Poi ne avevo altri due, presi però in altri contesti. Fra questi me ne restano due da leggere, fra cui il suddetto "Player One" che le sue 600 pagine le fa! ^^

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  2. Questo è un libro che, fosse per me, non considererei mai. Non mi piace la copertina né il titolo, e la casa editrice non la conosco.
    Ha troppe pagine per un tentativo di approccio con l'autore e troppi personaggi (di cui io dimenticherei subito i nomi, e farei una confusione assurda).
    Però mi hai incuriosita, quindi adesso lo guarderò (se lo vedrò) sicuramente con uno sguardo diverso. Mi ispira soprattutto il fatto che, da come ne parli, sembra che il superpotere sia una cosa che scatta automaticamente...

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    1. Eh lo so. Proprio per questo ne ho voluto parlare.
      Io solitamente cerco di "andare sul sicuro", però a volte mi viene voglia di sperimentare e leggere un autore che non conosco, un libro che non è proprio nelle mie corde. Credo che questo sia un modo per allargare gli orizzonti e arricchirsi. Certo è che... puoi beccare delle gran fregature (a me è successo proprio ultimamente). Ma altre volte puoi scovare vere e proprie perle.
      Questo libro mi è piaciuto perché i superpoteri sono collegati alle debolezze di ogni personaggio.
      Ti faccio un esempio: c'è una scena nella quale un personaggio è morto (semi-spoiler) ed è il giorno del funerale. Ci sono tutti gli ospiti in cucina a commemorarlo e c'è un altro personaggio che si rintana in cucina perché non riesce ad affrontare i saluti, le condoglianze e i convenevoli di rito.
      Nel bel mezzo della sofferenza, preso da ricordi e malinconia, desidera che tutta quella gente sparisca... e così succede.

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    2. Oh, ma allora è il mio sogno nel cassetto! Non è giusto però, io non riesco a far sparire la gente :)

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  3. Concordo con il commento sopra per quanto riguarda l'attrattiva... mi ha incuriosito il titolo del post, ma il libro non lo averei mai preso in considerazione al primo sguardo... e leggendo bene direi grosso errore! Però ora sono stuzzicata dalla cosa, e finirò per leggerlo e farmi aprire un mondo... quindi... grazie! :)

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    1. Grazie a te per aver deciso di provare a fidarti. Fammi sapere poi! ;)

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  4. Superpoteri che aiutano ad affrontare e gestire meglio i problemi quotidiani? Chissà a quanti di noi farebbero comodo in questo momento. Anche nel mio caso è un genere di lettura che non mi avrebbe mai attratta, ma da quello che hai scritto forse adesso non lo scarterei del tutto… ;-)

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  5. Molto interessante la struttura di questo libro, lo metto subito in wishlist. Mi piace la scelta narrativa: dover ricostruire la vicenda tramite i diversi personaggi. :)

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    1. Vero. È una struttura che mi sembra di non aver mai trovato in nessun altro romanzo, non così almeno. I salti temporali sono abbastanza ampi ma niente si perde tra un capitolo e l'altro. Una bella lettura! :)

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