Buoni propositi per il nuovo anno ne abbiamo?

E se scrivessi una lista di fine anno? Magari una di quelle top&flop che spuntano da ogni dove. Perché sapete che predico male e razzolo ancora peggio; sapete che, per principio di incoerenza, potrei adattarmi al trend e stilare una classifica. In effetti ci avevo pensato, ma che senso avrebbe? Avrete intuito che vige in questi luoghi una rigida selezione all'ingresso; non tutti i libri che leggo compaiono sul blog, ma solo quelli che, a parer mio, sono i migliori. Ecco perché non ho preferiti da suggerirvi: per un motivo o per un altro, io consiglio tutti i libri di cui ho parlato. Ora e sempre potete attingere dall'archivio e rimpinzare i vostri desideri.

Però, ad onor del vero, una lista c'è. 

Si dice che gli ultimi giorni dell'anno siano dedicati a conteggi di ogni genere. Per me non è così. Io, per deformazione professionale, di bilanci ne faccio a migliaia; a cadenza trimestrale, mensile, e quando capita, anche settimanale. Questo è il motivo per il quale ho un elenco dettagliato di buoni propositi: perché mi sono resa conto che, a ogni saldo di fine periodo, faccio sistematicamente gli stessi sbagli. Ma questa volta ho preso appunti e ho la vana illusione che, se mi pento e mi dolgo in pubblica piazza, riuscirò a correggermi, o a ridurre gli effetti.

Recuperare i classici
Per quanto mi trovi sempre più invischiata in esordi e ultime uscite, sento il bisogno di colmare alcuni vuoti letterari che oscurano il mio essere lettrice d'assalto. Si discute molto se la lettura dei classici sia essenziale affinché un bagaglio culturale si possa considerare completo. Per me lo è, essenziale. Per me è un elemento imprescindibile. Perché, per capire il nuovo, c'è prima da guardarsi alle spalle e sapere da dove siamo partiti. Ecco perché ho un elenco di letture che, per il nuovo anno, conto di soddisfare. Quando leggi un classico te lo senti addosso quel sapore di eternità, ed è una sensazione di cui non ne avrò mai abbastanza.

Non leggere più libri contemporaneamente

Brutta, brutta abitudine, ma esula dalla mia volontà. Capita che ho un libro in lettura, capita che mi avvicino alla libreria per riporlo, capita che l'occhio mi cade su un altro libro, capita che lo apro, che lo sfoglio un po', capita che lo inizio. E ancora, mi accingo a riporre anche quest'ultimo, ancora l'occhio cade, ancora qualche pagina, e la scena si ripete. Con il digitale è ancora peggio perché è tutto a portata di mano: basta un clic e la mia ingordigia compie il resto. È una cosa che mi riprometto di non fare ma ci cado sempre; più vile di una femmina di coccodrillo che si rimbrotta di aver banchettato al gusto di prole coriacea a bagnomaria, mi ripeto che è l'ultima volta. E mi mento sapendo di mentire. Ma a mischiar troppi ingredienti si rischia di confondersi e di non sapere più attribuire il giusto peso ad ogni lettura. Perdere il filo è un attimo, ed è un vero peccato. Non lo farò mai più. Ve lo prometto.

Non essere preda facile delle novità

Non essere preda facile dell'entusiasmo altrui
Non essere preda facile dell'entusiasmo altrui per le novità
Questo è un po' il lato oscuro della medaglia di quella che è la lettura collettivaDa blog a blog, da social a social, rimbalzano consigli di lettura appassionati e appassionanti. Io, sull'onda dell'eccitazione collettiva, mi fiondo in libreria e compro. Comprare è parola chiave. Finché siamo qui a disquisire di ciò che è bello e ciò che piace tutto è concesso, ma quando dobbiamo mettere mano al portafogli è bene zittire la baraonda propagandista che ci attacca da più fronti e concederci qualche riflessione in più. La reazione alla lettura è una delle cose più personali che possano esistere: non si può prevedere, se non a gradi linee, e non si può trasmettere. 
E quindi, andandomi anche un po' contro, io dico che non bisogna mai affidarsi totalmente a un consiglio; se vi sentite affini ai miei gusti, se avete imparato a fidarmi di me (e non sarò mai in grado di esprimere quanto la cosa mi faccia piacere), non prendete per oro colato quello che scrivo. Fatemi delle domande, tante domande: sull'autore, sul libro, su questo o quel passaggio, sulle parole che ho scelto di usare per descrivere una trama, un personaggio. Insomma, siate lettori fedeli, ma criticiIo solitamente lo sono, ma, guardando i miei acquisti dell'anno, mi rendo conto che alcuni non sono stati diretta imputazione di una mia personale ispirazione quanto più di una diffusa approvazione di massa; approvazione alla quale, a fine lettura, non sempre ho sentito di appartenere.

Prendere appunti durante la lettura
Cosa buona e giusta. Ci sono alcuni passaggi di lettura nei quali ho il misericordioso lampo di genio, in cui mi piglia l'animo da librogger e, dalla costola del romanzo, potrei plasmare un articolo da mille e una pagina. Mi dico che lo faccio dopo, mi dico che lo faccio domani, mi dico che lo faccio alla fine del libro. E poi? Poi il nulla più assoluto. Il vuoto cosmico. Un aborto spontaneo. Ma perché non prendere qualche nota? Un appunto, un'annotazione. Perché sono pigra, irrimediabilmente pigra. Questa la faccio però, giuro.

Esorcizzare la paura dei big books
Io sono diventata, strada facendo, una tipa da narrativa breve. Credo che ci sia del genio nel sapere riuscire, con poche battute, a dar l'impressione, tangibile, che ci sia un prima e un dopo ma che tutto si risolverà in quell'unico, decisivo, momento: quello che stiamo leggendo. Ogni volta ne rimango affascinata. Ogni volta è un miracolo. Ma, al di là di questo, prediligere libri brevi è diventato un mio grosso limite. Mi sono accorta che rifuggo sempre più spesso, con una sorta di mal celato imbarazzo, dai libri spalmati su trilioni di pagine. Già a 500 inizio ad avvertire un leggero formicolio. Questa difficoltà mi condiziona molto perché mi allontana da tutti gli autori che, della narrativa dal lungo strascico, hanno fatto il loro punto forte. E quindi, legata a doppio filo col punto 1, nasce questa timida dichiarazione d'intenti. Devo rimediare, devo assolutamente purificarmi dallo spauracchio del mattonazzo. Anche perché...

Il 2014 sarà l'anno di Infinite Jest
Ognuno di noi ha un libro che sente di dover leggere: che sia per scelta, per curiosità, per scrupolo, per necessità, per atto dovuto. Ecco, io sento di dover leggere Infinite JestChe io ami David Foster Wallace è una cosa risaputa. Sebbene i suoi libri, quelli che ho letto, non soddisfino pienamente il concetto comune di capolavoro, io ne apprezzo ogni più piccola sbavatura. Solomon Silverfish, il racconto che apre la raccolta Questa è l'acqua, non riesco proprio a togliermelo dalla testa, e Lenore, Norman Bombardini, e tutti i personaggi de La scopa del sistema, mi hanno divertito fino alle lacrime. Infinite Jest è David Foster Wallace e io devo leggerlo. 1281 pagine. Che Dio me la mandi buona.

Fonte: www.finzionimagazine.it
Questi sono i miei pensierini di fine anno, le mie buone intenzioni. Che poi, tra il dire e il fare... ma questa è un'altra storia. E voi? Come avete intenzioni di far partire il 2014? 
Ditemi tutto, ma tutto tutto.

Cheers!



Commenti

  1. A proposito di mattoni, stanotte ho iniziato Anna Karenina dopo che per due anni ho rimandato. Speriamo bene.
    Buon anno e tante belle letture!

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  2. Stavo preparando un post simile (ma che, ci copiamo?) sui propositi, il primo dei quali sarebbe stato: Leggere un libro di Fabio Volo.
    Sì, voglio proprio leggerlo. Leggerlo non comprometterebbe la mia integrità morale... o sì?
    D'accordo con te sulla voglia di abbattere la paura dei mattoni :)
    L'abitudine di prendere appunti durante la lettura ce l'ho sempre avuta e non posso che essere d'accordo sul fatto che sia un'ottima cosa.
    Mi ha lasciato a bocca aperta la tua frase "predico male e razzolo ancora peggio", perché io di me dico sempre che "predico bene e razzolo ancora meglio"... Ma non saremo mica gemelle complementari? :)

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    1. Certo che sì. Ancora hai dubbi del genere?
      C'è solo da capire chi è il diavolo e chi è l'acqua santa! ;)

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    2. p.s.: su Fabio Volo ho sorvolato appositamente, eh!
      Scherzi a parte, prima di giudicare bisogna conoscere, non c'è dubbio. Quindi sì, io ti appoggio in questa impresa.

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    3. L'unica cosa certa è che tu sei quella venuta bene :)

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    4. E se io sono quella venuta bene... siamo messe proprio male!

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  3. Anch'io sto leggendo Anna Karenina.
    Che bella questa coincidenza!
    Auguri Eli. A presto!

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  4. Ecco, io dovrei fare propositi contrari ai tuoi, perché leggo per la gran parte classici e quasi mai nuove uscite, eppure mi attraggono molti dei romanzi contemporanei recensiti nei vari blog. Insomma: devo svecchiare un po'i miei scaffali! :)

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    1. A svecchiare le tue letture ci pensiamo noi, mentre da te attingeremo di volta in volta i suggerimenti della letteratura più "matura". Se non lavoriamo di sinergia, come facciamo a sopravvivere? ;)

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    2. Viva la collaborazione! In effetti, la mia improvvisa voglia di lanciarmi sul contemporaneo è merito in particolare di un certo terzetto di blogger di cui ho ormai capito di potermi fidare! ;)

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  5. Io sono un lettore ultra-critico. Dei tuoi libri, per esempio, sei riuscita a vendermene uno solo, che peraltro si era già venduto da solo praticamente. Non posso permettermi di lasciarmi andare all'entusiasmo, con tutto ciò che ho accumulato in questi ultimi anni. Certo, sono di carne e a volte mi lascio tentare. Che diamine, negli ultimi 3 mesi ho avuto una resistenza alle tentazioni pari a zero. Spero che questa cosa assuma nel 2014 dimensioni più umane.

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    1. Ah.
      Tu stai dicendo, correggimi se sbaglio, che dei libri di cui ho parlato a te non è piaciuto neanche uno. O meglio, non hai pensato di comprarne neanche uno. Tu stai dicendo che, se fossi il mio unico contatto di pubblico, io avrei scritto a vuoto per un anno e anche più.
      Male Salomon, molto, molto male! I peccati a tuo carico aumentano di giorno in giorno!

      :P

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    2. In realtà mi è appena venuto in mente che i libri sono due, ma anche quello forse l'avevo già preso. Maria, devi proprio provare ad anticipare i miei desideri! ;)

      Comunque buon anno, se non ci risentiamo nel frattempo.

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    3. Guarda che questo tale che si fa chiamare Marco è una cosa micidiale. Non so mica perché continui a parlargli xD
      No, be', a parte gli scherzi sono un po' (ma solo un po') anche io come lui. Spesso, infatti, le ciofeche che leggo le leggo consapevolmente e non perché mi sia fatta invogliare dai commenti di uno o più blogger in particolare. Tra l'altro ormai ho capito (a mie spese) di quali blogger è bene fidarsi e di quali no e non per onestà eh, ma semplicemente per gusti letterari. So che se un libro è piaciuto a Leggy, ad esempio, sicuro piacerà anche a me.

      Alla lista di buoni propositi ci avevo pensato anche io, ma magari rimando il post al primo gennaio ^^ Dei tuoi... Sono d'accordo sui classici (ne ho letti troppo pochi) e al posto di Infinite Jest io vorrei affrontare il Signore degli anelli. Ce la farò mai? La mia copia ha 1366 pagine... Paura.

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    4. Attendiamo i "propositi acuti" allora!
      Il Signore degli anelli è una sfida a tutti gli effetti e, se ti piace in genere, credo sia d'obbligo. Io per la verità non ne sono così attratta, però anche questa la considero una mia mancanza; una rigidità eccessiva, più che una mancanza. Ma anche Gaiman non penso sia nelle mie corde, eppure sono contenta di leggerlo, soprattutto per questo. Sto cercando di smussare i contorni, chissà cosa ne verrà fuori!

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    5. (ISdA credo non riuscirei a leggerlo, oggi, comunque credo che una persona normale sia esentata dal leggere le 150 pagine di appendici. Ne restano solo 1200...)

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    6. Una persona "normale"? Ahahaha le leggono solo i fissati le appendici? ;)

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  6. Di questi propositi, prendo gli appunti durante la lettura per non dimenticarmi nulla e non leggo più libri contemporaneamente per non confondermi.

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    1. È come se volessi assorbire più libri possibile, come se volessi idealmente possederli tutti. Devo imparare a dare il giusto spazio ad ogni storia.

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  7. Her@
    Ciao Maria e Buon fine anno, che possa essere felice e sereno.
    Allora:
    1 Di classici ne ho letti molti, ma devo fare ancora parecchia strada
    2Non leggo mai più libri contemporaneamente altrimenti vado in tilt (e mi busco un mal di testa da guinness dei primati)
    3 Purtroppo le novità mi attirano sempre, sarà l'entusiasmo di qualcosa di nuovo...
    4 Io mi insospettisco sempre dell'entusiasmo altrui, ci vado cauta!
    5Idem
    6 Non prendo mai appunti
    7Non mi spaventano i libri con tante pagine, anche se sono per quei libri piccoli che si leggono in un non nulla
    8Infinite Jest? Credo di non avere questa esigenza.

    Buoni propositi? Meglio non averne o rischio di dimenticarli e trasgredire .
    Ciao

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  8. Her@
    Volevo chiarire una cosa: io amo le novità, l'ho sempre detto e lo ribadirò sempre, ma c'è novità e novità. Non tutto mi colpisce subito.
    Sono molteplici gli aspetti che mi spingono a comprare un libro fresco di uscita, ma più di una volta mi è capitato di vedere delle novità che proprio non mi attiravano per niente!
    Neppure l'entusiasmo altrui. I gusti, si sà, son differenti e non tutto può piacere.
    Ciao

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  9. Beh 1200 pagine si possono gestire, piano piano... :-)
    La storia degli acquisti sull'onda dell'entusiasmo, la soffriamo un po' tutti... io di solito faccio così: metto il libro mentalmente in un'ipotetica lista "to do read" e me lo dimentico per qualche giorno. Poi passo in libreria, rispolvero la lista e mi chiedo "lo vuoi leggere davvero?". Le parole con il tempo sbiadiscono, ciò che resta è l'impressione e per quanto una bella recensione esalti, sul fondo resta sempre un po' di sana critica e scetticismo... così finisce che i libri che mi ero detta alla prima lettura "voglio leggerlo ora!" li sposto nella lista wish list, ovvero lista infinita di libri che chissà se leggerò mai, e compro ciò che davvero sento di voler comprare... non è un metodo infallibile, ma con me funziona... :-)
    Buon 2014, che sia pieno dei libri che vuoi... e anche di Wallace! ;-)

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    1. Proverò anch'io allora, poi ti faccio sapere!
      Bellissimi questi auguri, che ricambio volentieri.
      Buon anno Fragola!

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  10. ciao Maria, qui - in estrema sintesi - i miei proponimenti per il 2014.
    Buon anno a tutte/i.
    LWV

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  11. ...buoni propositi? Uno solo: leggere ancora di più. Detto così, suona un po' generico, ma in effetti, se ci penso, è proprio il mio intento. Leggere più classici e letteratura, che una volta divoravo con facilità, da studentessa. Leggere più contemporanei, e intendo anche in contemporanea, senza aspettare che passino vent'anni, o che passino loro di dimensione. Per questo, adoro i GdL: mi obbligano a leggere qui e ora, autori che magari vivono qui e ora. Leggere più libri in contemporanea? Sempre. Non so leggere in un altro modo. Mi annoio, a leggerne uno per volta. Dei libri che hai letto tu e di cui hai parlato, molti mi piacciono, alcuni mi lasciano indifferente, e altri mi incuriosiscono, ma se mi chiedi quali, non ti posso rispondere. Mancanza di memoria, principalmente. Prendere appunti: ecco una splendida abitudine che non ho ancora fatto mia. Ogni tanto ci sono passaggi che mi colpiscono, li rileggo due volte e più, mi ripropongo di inserirli nell'articolo, e poi...vado avanti a leggere, sbirciando il numero di pagina dove ho letto le parole, SICURA di ricordarmelo, facendomi trascinare dal flusso della lettura. Purtroppo, non mi riesce facile mollare un libro, per prendere appunti, andare a mangiare, dormire, in bagno, ecc., per cui devo impiegare un bel po' di energia e di impulsi nervosi ripetuti martellati sulla mano: "molla il libro-molla il libro-molla il libro-molla il libro-molla il libro", e poi, dopo diverso dispendio della suddetta, mi metto in moto. Potrebbe essere un altro buon proposito del 2014, quello di non aver paura di mollare i libri per compiere altre azioni...

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    1. "molla il libro-molla il libro-molla il libro-molla il libro-molla il libro".
      Sembra quasi un mantra. Però può funzionare!
      La memoria fa cilecca anche a me, mi sfuggono alcuni particolari come se non li avessi mai letti. Forse è proprio la foga che ci metto nel leggere che non mi permette di trattenere tutto.
      Prossimo proposito: leggere di più ma più lentamente.

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  12. L'anno di IJ per me è stato il 2013. Non mi sono ancora ripresa. Faccio ancora una fatica immensa a tornare nel pianeta dei libri che non sono IJ. Mi sembrava doveroso avvertirti :)
    Tantissimi auguri!

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    1. Il mio timore è anche un po' questo, ma posso sfuggirgli per sempre, no?
      Tanti auguri a che a te!

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  13. io ho uno strano rapporto con i libri : sono loro che scelgono me. E da lì è tutto un "programma" curioso, buona domenica!

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    1. Non è strano, credo sia fantastico; i libri chiamano, è una verità.
      A presto!

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