Sognare e scrivere: riflessioni di Jorge Luis Borges

Sapete quanto mi piaccia divagare, fissare un punto e osservare dove il discorso andrà a cadere. Senza progettare, senza indirizzare. È un’abitudine che può rivelare molto, secondo me, come se dietro frasi apparentemente scollegate ci fosse il vero senso del discorso, un accenno di anima dell'interlocutore. Ed è per questo che ancora di più adoro quando sono gli scrittori a concedersi di andare fuori tema: amo leggere pensieri e memorie, mi piace l’idea di raccogliere confessioni sfuggite e sproloqui confidenziali; testi che esulano dal romanzo, pensieri e riflessioni sulla vita, sulla scrittura e su tutto quello che ne consegue. Divagazioni d’autore, chiamiamole così.

Oggi, al caso, ho trovato Sognare e scrivere: un morso, come chiamo io questi piccoli libri dal cuore pieno. Un morso digitale, per essere precisi, quello di Jorge Luis Borges, un testo che raccoglie alcuni suoi interventi degli ultimi anni. Di cosa parliamo? Parliamo di scrittura, di lettura, di come queste due attività convivano, di quanto siano indispensabili l’una all’altra:
Credo che uno scrittore debba abbandonarsi al piacere di sognare, di scrivere; anche se ciò fosse imprudente. Però chissà che la massima felicità non sia la lettura. Una volta ho scritto: si vantino altri delle pagine che hanno scritto; quanto a me, m’inorgogliscono quelle che ho letto. La mia lettura è molto più importante della mia scrittura. Questo è un assioma.
Parliamo della fede, del fato. Del sogno, di quanto sia importante continuare a crederci.
Credo che l’avvenire dipenda da ciascuno di noi: è un atto di fede. Quanto a me, mi sono proposto questo atto di fede; quale altra cosa mi resta se non sognare e scrivere? Niente altro. Non posso più leggere, era uno dei miei grandi piaceri. Ora no: la cecità mi impedisce di leggere. Ma continuo a scrivere, o piuttosto a dettare i miei sogni. So che se sono fedele ai miei sogni, allora sono un uomo etico. Quando scrivo, non amo quello che scrivo, ma se non scrivo mi sento in colpa, è come una mancanza di lealtà.
Parliamo di come uomini di indiscutibile talento si rilevino molto spesso esempi di grande umiltà. Leggetelo; 0,99 cent di pura ispirazione.




sognare-scrivere-Borges-libroJorge Luis Borges
Sognare e scrivere
Il Club di Milano
2013
(Estratto da Una vita di poesia - Spirali 1986-2007)

Commenti

  1. Divagare sembra senza scopo, all'inizio. Ma come hai detto tu, se il discorso segue il proprio filo, diventa molto più rivelatore dell'essenza di chi partecipa, di qualunque altro scritto con uno scopo. Piace molto anche a me scoprire i pensieri in libertà degli scrittori: è la loro umanità dietro il genio che mi attira.

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    1. "L'umanità dietro al genio".
      Bel concetto(sempre ammesso che ci sia questa umanità)!

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  2. Sono frasi bellissime, grazie per averle condivise. La prima, soprattutto, mi piace davvero molto :) dovrebbe essere presa come mantra da molti aspiranti scrittori.

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    1. I blog servono anche a questo,no? Anzi... soprattutto a questo! Solo attraverso la condivisione possiamo infoltire le nostre conoscenze!

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