Miele di Ian McEwan

La storia si svolge agli inizi degli anni settanta in Inghilterra. Serena Frome, figlia di un vescovo anglicano, sviluppa la propria personalità tra rigidità e imposizioni familiari. Come per la scelta dell'università: abbandona l'idea di frequentare la facoltà di lettere per conseguire una laurea in matematica a Cambridge che possa esprimere al meglio il suo talento. Ma l'amore per la letteratura è un arbusto selvatico e ribelle che continua a stazionare in lei a prescindere dal resto. Serena è una lettrice prima di tutto; una lettrice forte, una lettrice appassionata; divora avidamente ogni sorta di romanzo, quasi ad assorbire l'essenza stessa dello scrittore. È questa voracità letteraria che cattura inizialmente l'attenzione di Tony Canning, docente di storia dell'università. Il professor Canning e Serena avviano una relazione che profuma di libri e di cultura.
Tony Canning era solito rimproverarmi perché lasciavo in giro i libri aperti e a faccia in giù. Così si rovinava il dorso, e il libro poi si apriva automaticamente sempre a una certa pagina, il che significava un'intrusione casuale e non pertinente nei disegni dell'autore e nel giudizio di un altro lettore.
Sarebbe sbagliato catalogare Serena e Tony nello stereotipo del classico rapporto professore-studentessa; Tony induce e conduce la ragazza verso la conoscenza; impone alla stessa di approfondire le proprie competenze attraverso la regolare lettura di quotidiani sviluppando in lei un crescente interesse verso la politica, l'attualità e la storia. Un amore, con tutto quello che ne consegue, e un addestramento, perché attraverso Tony, Serena entrerà in contatto con l'MI5, agenzia di intelligence britannica.

Miele è il nome in codice di un progetto segreto attraverso il quale l'agenzia intende scovare scrittori e giornalisti ritenuti affini alla propaganda antisovietica per finanziare (occultamente) i loro romanzi e trasformarli in inconsapevoli agenti di stampo anticomunista. Una guerra educativa, fatta di ideologie più che di sommosse, di battaglie nello spazio della carta stampata. 
Parliamo di una guerra culturale, non solo di una questione politica e militare.
Serena sarà reclutata dall'MI5 per valutare le attitudini e le capacità di Thomas Haley, uno scrittore alle prime armi; la ragazza sarà incaricata di sfruttare le proprie conoscenze letterarie per vagliare gli scritti dell'autore e determinare l’idoneità del soggetto al progetto Miele, in previsione di un futuro ingaggio. La ragazza conoscerà Haley attraverso i suoi racconti, prima che di persona. Ne analizzerà contenuto e trama, intreccio e stile, fino a restare invischiata nella personalità dello scrittore. E nell'uomo, poi, fusione che si concretizzerà in una semplice, in apparenza, stretta di mano.

È un libro pieno, questo è il primo aggettivo che mi giunge alla mente se dovessi racchiudere l'intero romanzo di Ian McEwan in un'unica parola. Pieno. Pieno di cose. Di lettura, di amore, di amore per la lettura, di scrittura, di storia. Attraverso una struttura a scatole cinesi il lettore si immerge in Serena, che si immerge nei racconti di Haley; cinque storie coinvolgenti e ingegnose (ndr: il secondo racconto è geniale).

McEwan plasma un libro impegnato e approfondito; lo stile narrativo è pulito e ricercato. Mi è sembrato che il tempo si dilatasse: da giorni a mesi, ad anni addirittura. Ci sono tantissimi riferimenti, sigle e termini inerenti al periodo nel quale il romanzo è ambientato. C'è l'amore, a vari livelli: per la parentesi che rappresenta Jeremy Mott, per il professor Canning e i suoi insegnamenti, per il collega Max fino a giungere a Thomas. Ci sono autori e romanzi che non si smette mai di appuntare a margine. E da lettrice, infine, è impossibile non sottoscrive ogni frase che Serena dedica ai suoi libri.
Non badavo granché a tematiche o felicità di stile, e saltavo le descrizioni minute di tempo atmosferico, paesaggi e interni. Volevo personaggi in cui potessi credere, e volevo provare curiosità per ciò che avrebbero vissuto. […] Romanzi a sensazione, alta letteratura e tutto ciò che stava nel mezzo: a ognuno riservavo lo stesso rude trattamento.
La cura e il rispetto con cui si omaggia la lettura sviluppa un'interesse immediato e costante. Quasi a volerla conoscere davvero, Serena, per scambiare titoli e suggerimenti. Per chiederle qualche nome, un autore preferito, nel caso ne avesse uno, per sapere cosa ne pensa, ad esempio, dell'ultimo romanzo di McEwan. Così, per dire.



miele-McEwan-libroIan McEwan 

Miele
Einaudi
2012
pp. 350
ISBN 978886214050


Commenti

  1. Quando all'una di notte, anzichè spegnere la luce per dormire, ti alzi per farti un caffé e poi finire il libro, cos'altro aggiungere.

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    1. E cosa posso io aggiungere ad un commento del genere?
      Sono completamente d'accordo.

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    2. Grazie a te per la bellissima recensione.

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